Thursday 13 October 2011

Sì e no

Gli indiani hanno l'abitudine di ciondolare la testa. Lo fanno naturalmente, è una caratteristica del popolo, come per noi gesticolare mentre parliamo: ti accorgi di farlo solo quando te lo fanno notare.



Il ciondolìo indiano consiste nel dondolare la testa a destra e a sinistra, come quando noi facciamo di no, ma con una sostanziale differenza: l'orecchio si abbassa verso la spalla, il collo non ruota, si piega leggermente di qua e di là. 
Per loro questo è un segno di assenso, come dire: "OK, ti seguo, capisco, sono d'accordo". Ai nostri occhi occidentali non ancora allenati somiglia invece pericolosamente al nostro "no", soprattutto quando non è accompagnato da nessuna parola.


I primi giorni in macchina col driver, quando mi accompagnava da qualche parte, la conversazione tipica prima di scendere era la seguente:
Stefania: Are you going to wait here?
Ragus: (ciondolìo muto)
Stefania: (qualche secondo di imbarazzante silenzio) Will I find you here when I come out?
Ragus: (ciondolìo, con sguardo di compassione per l'occidentale zuccona) Yes ma'am, I wait here.


Adesso va meglio: riesco a interpretare i ciondolìi. Però ormai l'autista ha preso l'abitudine di parcheggiare praticamente sulla porta di ingresso dove mi lascia, oppure di scendere dall'auto per venirmi a recuperare: non si sa mai, dovesse perdermi!

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