Sunday 8 April 2012

Singapore, oh Singapore!


The Sems a Marina Bay
Per lo Spring Break siamo andati a Singapore. Banale. lo so. Ma il mio scopo non era lo shopping, se non per le cose introvabili qui (ora, finalmente, ho un planisfero!).
Avevo voglia di ordine e pulizia, di camminare.
Effettivamente se fossi arrivata a Singapore da Milano sono certa che la mia impressione sarebbe stata di tutt'altra natura. Un'esagerazione di mall che neanche ad essere miliardari si potrebbero godere, una pletora di ristoranti che neanche ad essere bocche difficili potrebbero sorprendere.
Questa, invece, è la lista di quello che mi è piaciuto di Singapore arrivandoci da Chennai.

- non c'è spazzatura in giro;
- non suonano i clacson;
- si può camminare!!! e anche andare in metrò, taxi, autobus!
- c'è la vegetazione della giungla, ma è "domata", quindi si possono godere palme, banyan, frangipan e felci maestose, senza temere che ne esca chissacché (leggi: serpenti o altro);
La giungla "addomesticata"
- le strade sono asfaltate e lisce, non sembra di attraversare una zona di guerra piena di buche;
- ai lati delle strade ci sono marciapiedi, non polvere e spazzatura;
- non ci sono cani randagi ovunque;
- si può mangiare lo street food spendendo poco e senza rischiare l'epatite;
- ci sono musei con le spiegazioni;
- ci sono Starbucks e l'Ikea, ma anche l'ottimo kopi locale;
- qui ai turisti restituiscono le tasse, in India ci fanno pagare dieci volte tanto l'ingresso ai luoghi turistici;
- nei bagni c'è la carta igienica, non lo spruzzino per lavarsi (rigorosamente con la sinistra, la "mano cattiva"): di conseguenza i bagni non sono allagati e non ti inzaccheri quando ti siedi;
- è cosmopolita.


Sono ancora banale, lo so. Ma a volte sono le cose più banali che mancano, e uno, come al solito, non lo sa finché non gliele tolgono.


Gli occhiali giusti...
...per guardare Singapore!



















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