Monday 25 August 2014

Partenze

Come sempre nel panorama expat c'è gente che va e gente che viene.
Si cammina un po' sulle uova, legami mai troppo stretti perché non si sa dove ci si trova tra qualche mese, amicizie a tempo. 

A giugno è partita Alice per tornare in Italia, ancora prima, a dicembre, era andata via Sabine per tornare in Germania. La scorsa settimana è toccato a Benedicte, che si trasferisce in Giappone, come pure in Giappone è tornata Yoshimi. Come spesso accade, la mancanza delle persone la senti quando non le hai più vicine.


Quand'ero ragazza incontravo persone da varie parti del mondo durante i miei soggiorni estivi per imparare l' inglese. Poi si passava l'inverno a scrivere lettere e aspettare risposte, esultando quando il postino recapitava una busta con francobolli più o meno esotici; nei casi fortunati ci si incontrava ancora, altre volte no, ma la corrispondenza andava avanti lo stesso, fino ad un fisiologico esaurimento magari anni dopo. Ora ci sarebbe FaceBook: pare che renda più facile mantenere i contatti. Io non sono iscritta, e non ne sono attratta. 

Quello che sento raccontare da chi lo frequenta non mi interessa: non sono curiosa di aggiornamenti costanti sulla vita di chi ho conosciuto, preferisco un sommario periodico sulle cose importanti, e quello si può benissimo fare con una email ogni tanto, al posto delle lettere di carta di una volta. Se no, pazienza.

Mi piace mantenere contatti con un po' di sostanza, non solo per sapere cosa si è mangiato a colazione. L'anno scorso avevo formato un gruppetto di "studio": seguivamo corsi su Coursera, e di venerdì mattina ci incontravamo per parlare e discutere di quello che avevamo imparato, di quello che non avevamo capito. Ci facevamo anche un sacco di risate e finivamo a parlare di un po' tutto. Si sono alternate diverse persone, proprio per le partenze di alcuni. Ogni volta che cambiava un partecipante bisognava ritrovare l'equilibrio del gruppo. 
Quest'anno stiamo per cominciare un altro corso. Per ora dovremmo essere in tre a Chennai, più altre tre tra Europa e Giappone. Vedremo come va!


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